2Chi colpisce: è davvero solo un affare di donne?
3Ritenzione idrica o cellulite? Riconoscerle prima di combatterle
Temute ed odiate da tutte le donne, cellulite e ritenzione idrica vengono spesso confuse nonostante siano due problematiche ben distinte tra loro.
La confusione si crea in quanto molto frequentemente compaiono entrambe e sono una la causa dell’altra…ma attenzione, non è detto che debbano coesistere!
Riconoscerle può divenire utile soprattutto per chi sente la necessità di combatterle e di risolvere il problema utilizzando rimedi mirati ed appropriati.
Per poter comprendere le differenze tra queste due problematiche, dobbiamo soffermarci un attimo sulla costituzione della pelle.
La pelle si compone di numerosi strati tra i quali abbiamo l’epidermide ed il derma.
L’epidermide è lo strato più superficiale della pelle che è costituita da numerosi strati cellulari che muoiono e si rigenerano continuamente grazie al nutrimento fornitogli dal derma.
Il derma costituisce lo strato più profondo della pelle.
Si compone di fibroblasti, capillari arteriosi, venosi, linfatici e di cellule adipose (o adipociti). Proprio queste ultime si compongono prevalentemente di lipidi ed acqua andando a formare una vera e propria riserva di energia denominata “pannicolo adiposo”.
Tutte le cellule che compongono il derma sono immerse in liquidi detti “interstiziali” e, quando non riescono a liberarsi degli scarti prodotti (quali tossine, sali ed acidi urici), aumentano il loro volume generando la “pressione osmotica” più comunemente definita “ritenzione idrica”.
La cellulite potrebbe essere definita come uno step successivo alla sopra citata ritenzione idrica.
Infatti essa si forma successivamente all’accumulo di liquidi tra le cellule: la pressione osmotica è tale da far divenire porosa la membrana cellulare, consentendo l’ingresso di tossine e liquido interstiziale nella stessa. La conseguenza? I temutissimi “bozzetti” di cellulite che ogni donna vorrebbe non vedere mai su di sé.
Perché spesso si parla di cellulite e di ritenzione idrica solo al femminile?
La motivazione c’è, ed è genetica: le donne, avendo più estrogeni rispetto agli uomini, tendono più facilmente a trattenere liquidi e ad ingrassare. Inoltre nelle donne, a differenza che negli uomini, gli accumuli di grasso tendono a formarsi negli strati più superficiali della pelle, risultando più evidenti.
Ma pur essendo le donne il bersaglio preferito ed il 90% di queste ne soffre nell’arco della vita, gli uomini non ne sono affatto immuni.
La cellulite maschile è quasi sempre dovuta a cattive abitudini alimentari oppure all’assunzione di ormoni femminili, ad esempio per patologie riguardanti la prostata.
A differenza delle donne, che trattengono liquidi e lipidi frequentemente nelle cosce e nei glutei, la zona del corpo “incriminata” per gli uomini è quasi sempre l’addome, utile anche a nascondere meglio il problema.
Tanti sono i rimedi possibili e risulta spesso fondamentale metterne in atto diversi simultaneamente, in modo da creare una sinergia tra loro aumentandone efficacia e possibilità di riuscita.
La bella notizia è che sono due disturbi trattabili che possono quindi essere sempre migliorati, soprattutto se si agisce tempestivamente all’insorgere della problematica.
Il primo passo per agire efficientemente è capire esattamente di che cosa si soffre.
Premesso che è sempre bene affidarsi al parere di un esperto per ottenere una diagnosi certa e puntuale sulla propria situazione, esistono comunque dei “trucchetti” per capire se si tratta di ritenzione idrica o di cellulite.
La ritenzione idrica è un gonfiore che si manifesta in modo particolare su addome, fianchi, caviglie, braccia e gambe.
Per capire se si soffre di ristagno di liquidi, quando si preme con le dita la parte interessata si forma un piccolo alone bianco che di solito scompare dopo pochi secondi.
La cellulite, invece, si manifesta prevalentemente su cosce e glutei, le parti del corpo in cui è presente sono solitamente più fredde al tatto e la pelle risulta di un colorito spento.
Inoltre, se si premono i tessuti con le dita, l’alone bianco impiega un po’ più di tempo a scomparire (parliamo comunque sempre di qualche secondo).
Se, sollevando delicatamente la pelle nel punto dove si trovano delle “fossette”, quest’ultime scompaiono, probabilmente si ha a che fare con della ritenzione idrica; se la pelle “a buccia d’arancia” invece è ancora visibile, si tratta quasi sicuramente di cellulite.
Un altro metodo per capire se si tratta di cellulite o ritenzione idrica è quello di sdraiarsi sulla schiena e sollevare le gambe perpendicolarmente al corpo: anche qui, se le fossette scompaiono, si ha a che fare quasi sicuramente con ritenzione idrica.
Anche la consistenza della pelle può aiutarci a capire qual è il nostro problema: se questa è dura e densa, probabilmente siamo in presenza di cellulite, se la pelle invece risulta morbida e pastosa, si tratta più probabilmente di ritenzione idrica.
Come abbiamo detto, ritenzione idrica e cellulite sono problematiche diverse, che insorgono spesso contemporaneamente e che non sempre si limitano a riguardare semplici inestetismi ma, a volte, si correlano ad aspetti più seri legati alla nostra salute.
Riconoscerle ci permette di contrastarle al meglio e di intraprendere le giuste accortezze per salvaguardare la nostra salute e sentirci meglio con noi stessi.