1Quali sono i probiotici che ci aiutano a dimagrire?
2Prebiotici e probiotici insieme
34 consigli per la tua flora batterica intestinale
È ormai noto come lo stile alimentare “occidentale” caratterizzato da cibi ultra-processati, grassi saturi, zuccheri e basso contenuto di fibre sia la causa della maggior parte delle problematiche legate a sovrappeso e obesità.
Secondo le stime dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) infatti, i livelli di obesità nel mondo sono triplicati rispetto agli anni ’70, causando anche un conseguente incremento di malattie cardiovascolari, diabete e alcune forme tumorali, diventando così uno dei principali problemi di salute pubblica.
Alcuni studi effettuati dai ricercatori negli ultimi anni, hanno evidenziato un dato interessante, ovvero che le persone in sovrappeso e obese hanno un microbiota intestinale caratterizzato da una ridotta diversità microbica rispetto alle persone normopeso.
In altre parole, nell’intestino di persone obese viene a crearsi uno squilibrio tra i microrganismi “buoni” e “cattivi” che lo popolano, a favore di microrganismi potenzialmente dannosi che contribuiscono anche ad aumentare l’accumulo dei grassi.
I microrganismi buoni vengono definiti “probiotici” e svolgono innumerevoli proprietà benefiche per il nostro organismo, dal mantenimento di un buon sistema immunitario al coinvolgimento nei processi di digestione e di assorbimento dei nutrienti.
Recentemente gli scienziati hanno scoperto che alcuni ceppi di probiotici svolgono un ruolo importante nel buon funzionamento del metabolismo, la loro presenza è quindi fondamentale se vogliamo perdere peso, digerire in maniera corretta e sgonfiare la pancia.
In particolare i probiotici migliori per dimagrire sono:
Lactobacillus gasseri: si trova naturalmente nella flora batterica intestinale di persone sane ed è coinvolto attivamente nei processi digestivi, migliorando anche il metabolismo dei grassi. Studi clinici con L. gasseri hanno dimostrato una riduzione del peso corporeo, dell’IMC (Indice di Massa Corporea) e del grasso sottocutaneo. Lo si può assumere attraverso integratori specifici oppure all’interno di alcune tipologie di yogurt.
Bifidobacterium breve: uno dei primi a far parte della flora batterica intestinale dopo la nascita, aiuta ad acidificare l’ambiente e a prevenire lo sviluppo di batteri potenzialmente dannosi. Uno studio clinico ha dimostrato come agisca sul metabolismo dell’insulina in soggetti obesi, con conseguente riduzione della massa grassa. Anch’esso, come L. gasseri, si trova in alcuni yogurt e formaggi oppure in prodotti per l’integrazione appositamente formulati.
Altri tipi di lattobacilli (come ad esempio Lactobacillus plantarum) e di bifidobatteri sono attualmente in fase di studio per testare il loro potenziale coinvolgimento nella perdita di peso, con risultati preliminari promettenti ad indicare come una sana flora batterica sia in grado di promuovere il senso di sazietà e di limitare l’accumulo dei grassi.
È comunque importante sottolineare come l’utilizzo di questi probiotici debba essere associato a buone abitudini alimentari e ad attività fisica regolare!
Si parla spesso di associare “probiotici” e “prebiotici” per ottenere un effetto migliore sul nostro organismo, ma cosa sono i prebiotici?
I prebiotici sono tutte quelle sostanze che assumiamo tramite l’alimentazione e che rappresentano il nutrimento migliore per i batteri buoni, favorendo la loro moltiplicazione
nell’intestino.
Sono “prebiotiche” le fibre che si trovano in un gran numero di vegetali come la cicoria, il carciofo, gli asparagi e in moltissimi cereali integrali.
Oltre all’assunzione di specifici probiotici, esistono anche alcuni accorgimenti per migliorare naturalmente la composizione della flora intestinale: