1Come agisce il miele di Manuka su gastrite e reflusso
2Un potenziale rimedio per l’Helicobacter Pylori
3Un vero alleato per i disturbi gastro intestinali
Il miele di Manuka rientra nella classifica dei “super alimenti” naturali dalle elevate proprietà terapeutiche. Ricco di sali minerali come ferro, rame, manganese e iodio, vitamine del gruppo B, vitamine A, C, E e K ed altri principi attivi battericidi ed antimicrobici, si ottiene dai fiori del Leptospermum Scoparium, pianta particolarmente resistente che cresce principalmente allo stato selvatico in Nuova Zelanda.
I primi a scoprire gli effetti benefici del miele di Manuka furono le popolazioni Māori che lo utilizzavano sia come alimento sia come rimedio naturale per la cura di ferite, bruciature ed ulcere. Tuttavia, solo alla fine del XIX secolo la comunità scientifica ha rivolto l’attenzione verso questo prodotto naturale, riconoscendo al miele di Manuka diverse proprietà antibatteriche ed antinfiammatorie sia per uso topico che per uso orale.
È ben consolidata l’efficacia del miele di Manuka nel trattamento delle ferite cutanee, piaghe da decubito, ulcere, scottature e ustioni: secondo diversi studi, infatti, il miele di Manuka promuoverebbe la guarigione, stimolando la rigenerazione dei tessuti attraverso l’angiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni) che consente a ossigeno e nutrienti di raggiungere i tessuti danneggiati.
La sua applicazione in ambito dermatologico è inoltre molto diffusa nel trattamento di diverse problematiche come psoriasi, eczema e dermatiti in genere.
In pochi, però, conoscono l’efficacia di questo miele “miracoloso” nel contrastare le problematiche del tratto gastro intestinale come il reflusso e la gastrite. Vediamole in dettaglio.
Negli ultimi anni diversi studi internazionali hanno confermato il potere antibatterico, antisettico, lenitivo, antiossidante, antinfiammatorio e stimolante nei confronti del sistema immunitario del miele di Manuka; dimostrando, inoltre, la sua efficacia nel contrastare varie specie di microorganismi tra cui Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Streptococcus faecalis e Helicobacter pylori.
In particolare, l’agente antimicrobico che principalmente conferisce questa proprietà al Miele di Manuka è il “Metilgliossale” (o MGO MethylGlyOxal), un principio attivo naturale, la cui concentrazione può essere centinaia di volte più elevata che nel miele tradizionale).
Proprio l’azione antibatterica unita alle proprietà antinfiammatorie di questo miele, dovuta alla presenza di composti fenolici e flavonoidi, lo rende un prodotto davvero utile in caso di problemi gastrointestinali: l’assunzione orale viene spesso consigliata quando si tratta di gastrite, reflusso, ulcera gastrica ed altre problematiche legate all’apparato digerente.
Inoltre il professor Thomas Henle dell’Università Tecnica di Dresda, in Germania, il cui team ha individuato la presenza di Metilgliossale come l’ingrediente antibatterico chiave nel miele di Manuka, ha affermato che non sempre gli antibiotici riescono a trattare in modo efficace l’Helicobacter pylori (che può provocare gastriti, ulcere allo stomaco e al duodeno), mentre il miele di Manuka, ad alti livelli di MGO, è stabile nello stomaco ed offre un’alternativa promettente per la salute gastrointestinale.
Un risultato che potrebbe dunque aprire la strada ad una vera svolta in ambito farmaceutico visto che la maggior parte dei virus e batteri noti dimostrano sempre più resistenza agli antibiotici!
Oltre ad essere consumato “al naturale”, il Miele di Manuka può essere assunto anche tramite integratori.
Nel caso specifico delle problematiche sopra citate, esistono prodotti completi che associano al miele ad alto contenuto di MGO anche il suo olio essenziale, piuttosto che una serie di estratti vegetali in grado di valorizzarne e potenziarne l’efficacia e l’azione specifica.
Questo offre dunque, anche a chi presenta una sintomatologia leggera o temporanea, di avere un’alternativa naturale efficace contro questi fastidiosi disturbi.