1Frutta dopo i pasti: i principali benefici
2Frutta dopo i pasti: sfatiamo tre falsi miti
Quante volte, dopo i pasti, abbiamo avuto voglia di gustare frutta fresca, ma una vocina dentro di noi ci ha fermato perché qualcuno sosteneva che non fosse salutare?
Ebbene, tenetevi forte perché, come conferma l’Istituto Superiore di Sanità, quest’affermazione non solo è falsa ma mangiare frutta dopo i pasti può addirittura avere dei vantaggi.
La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) parla chiaro e senza mezzi termini: per scongiurare il rischio di infarto, neoplasie al colon e ipertensione arteriosa è essenziale consumare almeno 3 porzioni di frutta al giorno tra spuntini e fine pasti.
Assunta dopo pranzo e cena, la frutta sprigiona in modo particolare molteplici benefici.
Sfatiamo definitivamente tre falsi miti sul consumo di frutta dopo i pasti.
Ostacola la perdita di peso: Falso
L’elevato apporto di vitamine, sali minerali e antiossidanti favorisce l’eliminazione di tossine e radicali liberi prodotti in misura maggiore mentre si bruciano le riserve di grasso.
L’acqua e le fibre aumentano il senso di sazietà, mentre gli zuccheri soddisfano la voglia di qualcosa di dolce con poche calorie, mantenendo un indice glicemico molto basso.
I flavonoidi esercitano, invece, un’importante azione antinfiammatoria aiutandovi a sgonfiare più rapidamente. Per eliminare i chili di troppo, via libera dunque a frutti ad alto tenore di fibre e acqua e basso apporto calorico quali pompelmo, limone, arancia, mela, pera, pesca, melone, mirtilli e melograno.
Gonfia: Falso
La frutta assunta a fine pasto generalmente non gonfia, a patto di non soffrire di disturbi intestinali (per es. colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile e meteorismo)
Rallenta la digestione: Falso
Alcuni frutti, più di altri, sono un vero e proprio toccasana a fine pasto specie quando avvertiamo quella sgradevole sensazione di pancia piena accompagnata da difficoltà digestive. Facciamo pertanto scorta di ananas, papaia, kiwi e pompelmo il cui contenuto in enzimi proteolitici (bromelina, papaina e proteasi actinidina) accelera le reazioni chimiche deputate alla digestione del cibo.
Ora che abbiamo sfatato questi falsi miti, bando agli indugi e via libera alla frutta sempre e quando vogliamo!